Subentro luce e gas: tutto ciò che devi sapere
Si fa riferimento al subentro di fornitore quando è necessario riattivare un contatore. Questa procedura è spesso richiesta quando si entra in una casa già abitata in precedenza e il precedente inquilino ha disdetto le utenze. Il cambio di fornitore può essere richiesto al fornitore preferito.
Il subentro fornitore luce e gas è un processo semplice che di solito avviene rapidamente. Dopo aver confrontato le offerte disponibili per luce e gas e verificato che siano valide anche per il cambio di fornitore, è necessario attivare l’offerta online, per telefono o presso i punti vendita fisici dei fornitori. Se hai bisogno di assistenza, i consulenti di Cambiafacile.it possono aiutarti in ogni fase del processo di riattivazione del contatore, proponendo le migliori offerte per il cambio di fornitore luce e gas.
Come si effettua un cambio di fornitore e quali sono i documenti necessari?
La prima cosa da fare per ottenere il tuo cambio di fornitore è contattare il nuovo fornitore con cui desideri sottoscrivere il contratto di fornitura.
Ricorda che non è necessario contattare il precedente fornitore e non dovrai richiedere informazioni al precedente inquilino: con il cambio di fornitore potrai sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura con il nuovo fornitore che sceglierai, indipendentemente dal fornitore precedente.
Prima di contattare il nuovo fornitore per sottoscrivere un contratto, assicurati di avere tutti i dati e i documenti necessari per avanzare correttamente la richiesta di cambio di fornitore.
Per il cambio di fornitura di gas naturale e/o energia elettrica, dovrai fornire:
- Dati dell’intestatario del contratto di fornitura:
- Codice fiscale
- Copia della carta d’identità
- Numero di telefono
- Indirizzo email (non obbligatorio, ma consigliato per facilitare la comunicazione con il tuo gestore)
- Contratto di locazione, atto di compravendita o documento che attesti la titolarità dell’immobile
- Indirizzi:
- Indirizzo di fornitura
- Indirizzo di residenza del richiedente del contratto
- Indirizzo di fatturazione
- Numero di PDR per il cambio di fornitura di gas naturale e numero di POD per il cambio di fornitura di energia elettrica.
- La potenza espressa in kilowatt che desideri utilizzare nella nuova fornitura di energia elettrica. Se non conosci la potenza, il contatore sarà riattivato con la stessa potenza con cui è stato chiuso il precedente contratto di fornitura elettrica. Tuttavia, in qualsiasi momento potrai decidere se aumentarla o ridurla.
- Codice IBAN se desideri pagare tramite addebito bancario RID.
Quanto costa il subentro fornitore luce e gas
Il costo del cambio di fornitore per luce varia a seconda che il cliente sia servito dal mercato tutelato (67 €) o dal mercato libero (45 € – 85 €). Nel primo caso, il costo è determinato dalla somma di contributi fissi, oneri amministrativi e imposte di bollo. Nel mercato libero, invece, il prezzo varia notevolmente da fornitore a fornitore, con un contributo fisso di partenza di 25,81 €.
Il costo del cambio di fornitura di gas viene completamente addebitato dal distributore. I costi sono generalmente definiti a livello nazionale: fino alla classe G6 sono 30 €, per classi superiori alla G6 sono 45 €. Tali costi possono subire leggere variazioni a livello territoriale. Nel caso del mercato libero, il fornitore può aggiungere ulteriori costi di gestione amministrativa. Si consiglia comunque di verificare i costi indicati nel contratto del distributore.
Tempistiche subentro fornitore luce e gas
Una volta effettuata la richiesta di riattivazione del contatore, i tempi per il cambio di fornitore sono di circa 7 giorni per la nuova fornitura di energia elettrica e 10 giorni per la nuova fornitura di gas metano, a partire dal giorno in cui la richiesta viene inoltrata dal cliente. I tempi per il cambio di fornitore sono stabiliti da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Il fornitore deve trasmettere la richiesta al distributore entro 2 giorni, e successivamente il distributore locale competente ha l’obbligo di rispettare un termine massimo di 5 giorni lavorativi.
Cosa succede in caso di ritardi?
In caso di ritardi imputabili al distributore, il cliente ha diritto a un’indennità che può variare da 35 € per l’attivazione entro il doppio del tempo previsto, a 70 € se il tempo è triplo rispetto a quello previsto, o 105 € in caso di tempo di attivazione superiore al triplo del previsto. Nel caso in cui l’impianto del gas abbia subito modifiche dopo l’attivazione, i 10 giorni decorreranno dalla ricezione, da parte del distributore, di tutti i documenti necessari per valutare la conformità dell’impianto.