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Scopri come risparmiare su Luce e gas

Differenza bollette fra residente e non residente

Con il caro bollette e la crisi energetica in corso, molte famiglie sono alla ricerca di soluzioni per risparmiare su luce e gas. Cambiafacile ti aiuta a farlo, partendo dalle basi. Il primo passo è legato alla conoscenza delle voci di spesa presenti nella propria bolletta, così da evitare brutte sorprese. Per capire come leggere e interpretare la bolletta, bisogna conoscere prima di tutto la differenza bollette fra residente e non residente. In questo articolo, esploriamo insieme il mondo delle bollette di luce e gas, per capire cosa cambia a seconda della residenza.

Differenza bolletta luce fra residente e non residente

Già da diversi anni, la modalità di tariffazione per coloro che possiedono seconde case ha subito delle modifiche. L’ente regolatore ARERA ha preso infatti la decisione di eliminare le precedenti tariffe D2 e D3, che si basavano sull’impegno di potenza, introducendo al loro posto una struttura tariffaria non progressiva, chiamata tariffa TD. Grazie a questa nuova tariffa, il costo del trasporto e la gestione del contatore sono identici per tutti gli utenti. Tuttavia, ciò che cambia sono i costi relativi agli oneri di sistema, i quali differiscono tra i residenti e coloro che non lo sono:

  1. Utenti residenti – Fa riferimento a un accordo per la fornitura di elettricità a nome della persona che vive nella casa dove è richiesto l’allacciamento elettrico. Gli oneri di sistema sono calcolati in base a due livelli di consumo energetico (inferiori a 1800 kWh e superiori a 1800 kWh all’anno)
  2. Utenti non residenti – Indica un accordo di fornitura energetica relativo a un nuovo cliente in una dimora inutilizzata, come una casa vacanza o una residenza secondaria. Oltre agli oneri di sistema, viene anche addebitato un importo fisso (che corrisponde a 135 €)

Come vediamo, il costo bollette senza residenza è diverso a causa della quota fissa. Quest’ultima non è applicata alle case di residenza anagrafica. Per questo motivo, il prezzo della bolletta riguardante la residenza estiva, poco sfruttata e quindi contraddistinta da un ridotto consumo annuo di energia, risulta comunque superiore.

Differenza bolletta gas fra residente e non residente

Buone notizie, invece, per quanto riguarda le bollette del gas. Mentre nelle seconde case i prezzi dell’elettricità appaiono più elevati, ciò non si applica all’erogazione del gas. Le fatture del gas rimangono invariate a prescindere dal tipo di abitazione. L’unica variabile che influisce sui costi è l’ubicazione geografica dell’appartamento. Sia per la residenza principale che per quella secondaria, infatti, le tariffe variano in base all’area climatica in cui si trova l’appartamento, e non dalla quantità utilizzata.

In relazione alla divisione climatica, si identificano le categorie A (le più calde) fino alla F (le più fredde). Le regioni con temperature più basse presentano tariffe più contenute per il gas al metro cubo. L’unità di misura è lo Standard per metro cubo (Smc). Il gas viene misurato in base a condizioni climatiche e di pressione standard, ad esempio a una temperatura di 15 gradi e una pressione di circa un millibar. Per tale motivo, nelle zone climatiche più fredde si richiederanno quantità maggiori di metri cubi di gas rispetto alle zone climatiche più calde per il riscaldamento.

Come intestare bollette senza residenza

Anche quando non si è residenti in una casa o in un immobile, la legge consente ugualmente di registrarsi come titolare delle utenze domestiche. Nonostante questa decisione possa risultare svantaggiosa dal punto di vista finanziario, per alcuni è indispensabile. Se si acquista una casa da utilizzare come seconda abitazione, sarà necessario effettuare la voltura o subentro e attivare un contratto per l’energia elettrica da non residente. Il primo iter si effettua qualora l’utenza sia attiva e si abbia solo necessità di modificare il titolare del contratto, il secondo se il contatore è spento e non è stata ancora attivata un’offerta.

Tra i due procedimenti, conviene optare per la voltura, poiché si tratta di un’azione più rapida e meno dispendiosa rispetto al subentro. Inoltre, già da Novembre 2021, è fattibile effettuare la voltura simultaneamente a un cambio di fornitore. Una volta eseguito questo processo, è possibile mantenere il nome del titolare dell’utenza anche senza dover dimostrare la residenza, quindi attivando un contratto come non residente.

Come risparmiare nelle bollette non residenti?

Per risparmiare sulle bollette, è sicuramente consigliabile trascorrere più tempo nella seconda casa, al fine di ammortizzare i costi grazie all’aumento dei consumi. In ogni caso, che tu rientri nella categoria di utente residente o non, è possibile ottenere dei vantaggiosi risparmi sul consumo grazie al mercato libero dell’energia elettrica. Ma qual è l’ammontare dei risparmi? In molti casi, si può arrivare anche al 10% del costo totale della bolletta elettrica. Tutto dipende dalla tariffa luce scelta e dai tuoi consumi annuali.

Vuoi scoprire quanto puoi risparmiare? Cambiafacile.it offre la possibilità di confrontare le tariffe migliori per l’energia e il gas, e scegliere l’offerta più adatta al tuo consumo. Questo permette di risparmiare sulle bollette, anche per le case vacanze, in modo facile e veloce.

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