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Entrare in casa e accendere la luce con l’interruttore sembra un gesto automatico, qualcosa che deve esistere perché non conosciamo e non potremmo concepire un’altra realtà. Ma non è sempre stato così e i nostri nonni e bisnonni lo sanno bene. Da quanto tempo è possibile accendere la luce in casa con un interruttore? E chi ha inventato la lampadina?

Quando si pensa all’elettricità e a chi ha inventato la lampadina elettrica dentro casa non si può fare a meno di pensare a Thomas Edison. Il suo nome appare naturalmente in qualsiasi ricerca online con le parole ”lampadina inventore”. Devi proiettare la tua mente al 1879, quando il noto inventore e imprenditore americano Thomas Edison inaugurò a Menlo Park, in California, la prima illuminazione a incandescenza. Prima di allora le strade erano poco illuminate, quando possibile, con lampade a olio. In generale, le strade di notte erano buie. Di solito, come combustibili, si usavano: olio di oliva, di pesce, di balena e di semi. Ma alla fine del XIX secolo le cose cambiarono radicalmente.

Inventore lampadina

È stato davvero Thomas Edison l’inventore della lampadina elettrica? Qui le notizie non concordano. Procediamo in ordine cronologico.

Fu Humphrey Davy, che nel 1802 dimostrò il funzionamento della lampada ad arco in aria atmosferica. Circa 30 anni più tardi, nel 1835, James Bowman Lindsay mostrò un sistema di illuminazione più moderno, con lampada a incandescenza. Nel 1867 Antoine Henri Becquerel propose il primo esempio di lampada fluorescente. Tra i tanti progetti, fu solo nel 1875 che la lampadina fu brevettata, grazie a Henry Woodward che se ne attribuì la paternità. Da questo momento seguono diversi brevetti per lampadine elettriche a seconda del tipo di tecnologia utilizzata per fornire l’illuminazione: da quelle ad arco a quelle a fluorescenza, dalla lampada ad arco con elettrodi in carbonio a quelle a resistenza con filo di carbonio.

Nel 1881 sicuramente il prototipo della lampadina moderna fu brevettato ad opera di Lewis Latimer. Seguono poi successivi brevetti per le lampadine a filamento di tungsteno, a scarica d’induzione, lampada ”a vuoto” e la lampada a scarica a vapori di mercurio, lampade al neon e poi più recentemente quelle a basso consumo energetico. Bisogna arrivare al 1962 per trovare le prime lampadine a LED. Infatti, fu proprio in quest’anno che Nick Holonyak Jr. depositò il brevetto del primo semiconduttore fotoemittente.

Il veto della UE

Negli anni più recenti è poi intervenuta l’Unione Europea (UE) a stabilire quali lampadine siano a norma di legge e quali siano state messe al bando per questioni di sicurezza. Dal 2009 infatti la UE vieta l’utilizzo le lampadine a incandescenza pari o superiori a 100 W, poi nel 2010 tocca a quelle di potenza pari o superiore a 75 W, nel 2011 anche quelle di potenza pari o superiore a 60 W., fino al 2012: tutte le lampadine a incandescenza di qualunque potenza diventano illegali.

Tipi di lampadine

La più classica lampadina a resistenza elettrica è tutt’ora in uso. Ma ormai tutti utilizzano le più moderne lampadine a LED. Questa hanno il vantaggio di unire all’alta luminosità un basso consumo energetico. Illumina la tua casa risparmiando: Cambiafacile, un’azienda specializzata nel trovare le migliori offerte per aiutarti a risparmiare sulle bollette di luce e gas, ha la soluzione per te.

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