Tra le varie clausole che vanno a comporre un contratto di sevizi o telefonico troviamo il diritto di recesso. Questa parte dell’accordo permette al consumatore di sciogliersi dal contratto senza dover dare alcuna spiegazione, né sostenere alcun costo.
In questa guida di Cambiafacile vedremo come funziona il diritto di recesso contratto servizi, quali sono i tempi per effettuarlo e come procedere. Il focus finale è dedicato alle forniture telefoniche.
Diritto di recesso contratto
Il diritto di recesso, regolato dal Codice del Consumo (articolo 52 e successivi), consente al cliente d’interrompere univocamente un contratto stipulato con un fornitore di servizio professionista. Non tutti i contratti prevedono questo diritto, ma solo quelli sottoscritti a distanza o fuori dai locali commerciali.
Il diritto di recesso per contratti telefonici, di fornitura di servizio e per acquisti on-line, quindi, è sancito dalla legge. Il consumatore, a ogni modo, deve rispettare le tempistiche stabilite per godere gratuitamente del diritto. Al momento del recesso, il cliente non deve fornire alcuna spiegazione riguardo alle cause della cessazione dell’accordo.
Le tempistiche per il diritto di recesso per i contratti
Il consumatore ha il diritto di recesso solo se rispetta le tempistiche specificate dal contratto. Il professionista fornitore di servizi ha il dovere d’indicare le tempistiche tra le clausole dell’accordo.
In caso di acquisto online, il diritto di recesso può essere esercitato fino a quattordici giorni successivi al momento della ricezione della merce, a meno che non venga diversamente specificato.
Nei casi di forniture di servizio, il diritto di recesso è indicato nel contratto e può essere esercitato dai quattordici ai trenta giorni dalla data di cessazione. Se non correttamente indicato dal professionista tra le clausole dell’accordo, il diritto di recesso per il consumatore si estende a dodici mesi, partendo dai quattordici giorni disciplinati dal Codice del Consumo.
Come esercitare il diritto di recesso per contratti
Secondo l’articolo 54 del Codice del Consumo, chi vuole esercitare il diritto di recesso ha il dovere di comunicare al professionista la propria decisione. Per farlo, il consumatore deve utilizzare il modulo dedicato che si trova sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, oppure inviare una dichiarazione esplicita della sua volontà.
Chi vuole esercitare il diritto di recesso del contratto può utilizzare la posta raccomandata o quella elettronica. In alcuni casi, se specificato nel contratto, è il professionista a decidere le modalità d’invio della comunicazione. Alcune società di fornitura propongono appositi form da compilare per ottenere la cessazione del contratto.
Come annullare contratto telefonico con diritto di recesso
Per annullare un contratto telefonico bisogna innanzitutto comunicare la decisione alla società fornitrice, rispettando i tempi indicati dall’accordo. È possibile procedere tramite compilazione di moduli di recesso oppure effettuando una comunicazione esplicita della propria scelta.
Nel caso si scegliesse la comunicazione esplicita, è doveroso indicare espressamente la propria decisione di rescindere il contratto, specificando il codice cliente o il numero di utenza. Nella dichiarazione è necessario inserire una copia del proprio documento d’identità e dell’ultima bolletta pagata.