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Consigli pratici

Chi ha inventato l’elettricità?

Ti sei mai chiesto chi ha inventato l’elettricità e quando è arrivata l’energia elettrica nelle case? Scientificamente, l’elettricità è un flusso di elettroni. Ecco qui tutta la storia su Cambiafacile.

Chi ha inventato la luce?

Sicuramente il nome di Thomas Edison suona familiare. Lo ricordi forse dalle nozioni che la professoressa o il professore di fisica del liceo ha provato a comunicarti al liceo. Se vuoi la risposta alla domanda ‘Chi ha inventato l’energia elettrica?’, il nome dell’inventore e imprenditore americano Thomas Edison è quello da ricordare. Ma non è il solo. L’elettricità è un concetto noto ben prima che Edison nascesse.
Il filosofo greco Talete, vissuto nel 600 a.C., studiò per primo a quel che riportano i documenti a noi pervenuti le proprietà elettriche dell’ambra. Nel suo libro Timeo anche Aristotele nel 360 a.C parla di elettricità e proprietà elettriche dell’ambra e della calamita, dei fulmini e dell’acqua. Del resto, le scintille che fanno i capelli quando elettrizzati erano un fenomeno noto da millenni. Seguono i trattati di diversi filosofi e studiosi, dall’oriente all’occidente, che indicano non solo l’ambra, ma anche altri materiali come in grado di elettrizzare. Bisogna arrivare al XVI secolo prima che il fenomeno sia studiato in maniera sistematica e l’elettricità venga utilizzata per qualcosa di rivoluzionario: portare la luce nelle abitazioni e per le strade.

Storia dell’elettricità in tempi moderni

Il fisico italiano Girolamo Cardano nel XVI secolo distinse per la prima volta la forza elettrica da quella magnetica. Solo nel 1600 lo scienziato inglese William Gilbert osservò le stesse proprietà dell’ambra nel vetro e in altre pietre. Pensò che esistesse un fluido, che chiamo effluvium, responsabile dell’attrazione e della repulsione tra certi materiali. Seguono gli studi di Galileo Galilei e Otto von Guerick. La prima sfera elettrostatica fu creata tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700: a quel punto fu chiaro che esisteva qualcosa in grado di muovere gli oggetti senza contatto e che potesse essere utilizzata per altri scopi pratici, piuttosto che proprietà curative come si ipotizzò inizialmente.
Ben presto Benjamin Franklin nel 1792 mostrò i suoi studi utilizzando un aquilone durante i temporali e inventò il parafulmine. Il XIX secolo è pieno d’inventori che si occuparono del fenomeno dell’elettricità nella formulazione più moderna, elaborando la teoria dell’elettromagnetismo. Questa ha avuto conseguenze enormi nella vita di tutti giorni. Dal primo generatore elettromagnetico di corrente elettrica a opera di Faraday nel 1830, all’invenzione del telegrafo con i fili. Nel 1860 si utilizzò l’energia elettrica per la lavorazione del rame. Seguono i lavori dei padri dell’elettromagnetismo, come Maxwell, Hertz e Meucci, che inventò il telefono.
Le prime centrali elettriche risalgono al 1880. Nel 1892 la centrale idroelettrica di Tivoli sperimentò per la prima volta al mondo la trasmissione di corrente elettrica alternata, che distribuiva la corrente agli impianti d’illuminazione pubblica di Roma.
Ricordiamo nomi come Nikola Tesla per la prima trasmissione a distanza tramite le onde radio e Guglielmo Marconi per la prima trasmissione del telegrafo senza fili attraverso l’Atlantico. La radio, il televisore, i frigoriferi, ecc. esistono grazie ai nostri inventori made-in-Italy del secolo scorso.

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