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Consigli pratici

Manutenzione della caldaia: la guida

La manutenzione caldaia è obbligatoria per legge e riguarda la pulizia e il controllo dell’impianto. Questo perché la caldaia è il cuore pulsante delle nostre case e per funzionare al meglio necessita di regolare attenzione. Ma cosa comporta esattamente? Continua a leggere la guida completa alla manutenzione caldaia di Cambiafacile: ogni quanto pulirla, quando fare il controllo dei fumi e la revisione. Nello specifico si parlerà di:

  1. In cosa consiste;
  2. il controllo dei fumi;
  3. quando fare la manutenzione caldaia.

In cosa consiste

La manutenzione non è un semplice controllo caldaia, si tratta bensì di un processo molto articolato. Essa assicura l’ottimale funzionamento a lungo termine della caldaia. I passaggi fondamentali, effettuati da un tecnico esperto, sono:

  1. pulizia del bruciatore – la parte in cui avviene la combustione del gas o del carburante. Pulire il bruciatore è essenziale per evitare accumuli che possono provocare malfunzionamenti;
  2. verifica degli scambiatori – grazie a essi il calore della combustione viene trasportato all’acqua del circuito di riscaldamento. Il loro controllo serve a verificare che non vi siano perdite o rotture;
  3. controllo del vaso d’estensione – quest’ultimo regola la pressione della caldaia. In caso di malfunzionamenti, possono verificarsi sbalzi di pressione in grado d’interferire con il lavoro dell’impianto;
  4. check delle sicurezze – uno dei passaggi più importanti. Serve ad accertare che tutti gli strumenti di sicurezza della caldaia funzionino correttamente. Essenziale per prevenire pericolosi incidenti.

Il controllo dei fumi

I passaggi appena visti rientrano in quella che viene definita come manutenzione ordinaria. La manutenzione caldaia però prevede anche il controllo dei fumi. Esso serve ad analizzare la combustione per verificare che i valori delle emissioni rientrino nei parametri stabiliti dal costruttore.
Il controllo fumi caldaia dev’essere eseguito ogni anno da un tecnico specializzato. Quest’ultimo si accerterà che rendimento, concentrazione di ossido di carbonio e indice di fumosità siano conformi alla normativa. Al termine della certificazione si può anche ottenere un bollino attestante il controllo effettuato. In alcune regioni è gratuito, mentre in altre è a pagamento.
Il costo della revisione comprende le tariffe base per la manodopera, un prezzo standard che può variare tra manutenzione ordinaria e straordinaria ed eventuali servizi aggiuntivi come il bollino certificatore.

Quando fare la manutenzione caldaia

Come abbiamo visto, la manutenzione è fondamentale per assicurarsi che la propria caldaia funzioni a dovere. La domanda che sorge spontanea è: quindi la revisione caldaia ogni quanto farla?
In linea generale, sia manutenzione ordinaria che il controllo dei fumi andrebbero fatti una volta all’anno. Così facendo è possibile notare tempestivamente eventuali anomalie. Molti tecnici consigliano di effettuare la manutenzione caldaia obbligatoria pulizia caldaia a inizio autunno. Così facendo, puoi assicurarti che l’impianto sia perfettamente funzionante prima dell’inizio della stagione fredda.
Se la caldaia è rimasta spenta per molto tempo, meglio programmare una revisione prima di riaccenderla. Durante i periodi d’inattività infatti possono sorgere vari problemi di funzionamento. Nel caso la tua caldaia abbia già accumulato diversi anni di attività, è consigliabile prevedere controlli più frequenti. Le caldaie datate infatti richiedono una maggiore attenzione.

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