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Conosci il Codice del consumo? Ecco perché è utile

Codice del consumo regola i rapporti tra i consumatori e gli operatori economici, garantendo trasparenza e tutela. È fondamentale per i consumatori conoscere i propri diritti, e soprattutto sapere che c’è un testo legislativo da poter consultare per controllare che vengano rispettati. Questo testo è infatti indirizzato principalmente al consumatore, e alla tutela dei suoi diritti e interessi.

Se ti stai chiedendo qual è l’utilità del Codice del consumatore, oppure sei semplicemente interessato a capire di che cosa si tratta, di seguito potrai scoprire maggiori informazioni in merito. In questo modo, non avrai più alcun dubbio riguardo ai tuoi diritti in quanto consumatore.

Che cos’è il Codice del consumo

Codice del consumo, definito anche codice del consumatore, è un insieme di norme che tutelano gli acquirenti e regolano gli scambi tra i compratori e i professionisti. Questo Codice è stato emanato con il decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005, in attuazione di una normativa europea. L’obiettivo principale era quello di dare al consumatore informazioni chiare e precise per permettergli di consultare in modo più semplice le norme in materia.

Nel corso degli anni sono state effettuate parecchie modifiche e aggiustamenti. Soprattutto recentemente il Governo è intervenuto per incrementare la tutela del consumatore. In particolare, il decreto legislativo n. 26 del 7 marzo 2023 ha aggiunto importanti novità riguardo a:

  1. l’indicazione dei prezzi;
  2. le clausole vessatorie, ovvero quelle clausole contrattuali che vanno a discapito del consumatore;
  3. le pratiche commerciali scorrette;
  4. i diritti dei consumatori.

Anche il decreto legislativo n. 28 del 10 marzo 2023 e la legge n. 303 del 30 dicembre 2023 hanno introdotto ulteriori cambiamenti. La prima ha visto l’aggiunta delle nuove azioni rappresentative per tutelare il consumatore. La seconda, invece, ha inserito due novità. Sono:

  1. l’obbligo del professionista di comunicare al cliente, quando il contratto sta per scadere, la data entro la quale può chiedere la disdetta;
  2. il divieto per i fornitori di reti o servizi di comunicazione di offrire condizioni contrattuali diverse dovute al fornitore di provenienza.

Il Codice del consumatore è suddiviso in sei parti, più gli allegati. Le varie sezioni vanno dalle Disposizioni generali all’accesso alla giustizia, passando per l’educazione dei consumatori, la sicurezza dei prodotti e le associazioni dei consumatori.

Chi è il consumatore per il codice del consumo

Un importante attore del Codice del consumo è il consumatore, ovvero colui a cui è indirizzato l’intero testo legislativo. La maggiore utilità di questo testo è proprio per chi acquista un bene o un servizio da un fornitore.

Il Codice dà una definizione precisa di “consumatore”. Infatti, specifica che i consumatori, o utenti, sono tutte le persone fisiche che non agiscono per scopi commerciali, imprenditoriali o professionali. In questo modo, li distingue dai professionisti. Questi ultimi, invece, agiscono per motivazioni imprenditoriali e dunque per trarre un vantaggio economico dalla propria attività, che si tratti della vendita di un bene o della fornitura di un servizio.

Il consumatore è al centro di tutti gli articoli del Codice, in quanto è lui che gode dei diritti elencati nello stesso. Ad esempio, può trovare informazioni relative agli obblighi dei professionisti riguardo alle indicazioni sulle etichette. Oppure ancora può scoprire quali controlli devono essere effettuati sui prodotti prima della vendita.

Ogni sezione del Codice è studiata per fornire al consumatore tutti gli strumenti per fare rispettare i propri diritti. E nel caso ci sia una violazione, egli può rifarsi sul professionista in errore presso gli organi competenti.

A chi si applica il Codice del consumo

Il Codice del consumo è indirizzato a specifiche categorie di persone. Si tratta di:

  1. i consumatori o utenti;
  2. le associazioni dei consumatori e degli utenti;
  3. i professionisti;
  4. i produttori.

Tutti questi termini sono spiegati nel dettaglio nella prima sezione del Codice, ovvero le “Disposizioni generali”.

Abbiamo già indicato chi sono il consumatore e il professionista. Il Codice però spiega anche quali sono le altre figure che interagiscono con queste due figure. In particolare, le associazioni degli acquirenti e degli utenti sono “le formazioni sociali” che hanno lo scopo di tutelare i diritti e gli interessi dei consumatori e degli utenti. Si tratta dunque delle associazioni dei consumatori, che prestano servizi di assistenza in caso di necessità. Possono, per esempio, chiarire al consumatore quali sono i suoi diritti e aiutarlo a farli rispettare. Se stai cercando un’associazione, puoi consultare l’elenco disponibile nel Codice del consumatore. Lo trovi sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Un’altra categoria di persone è quella dei produttori. Come i professionisti, i produttori sono coloro che fabbricano il bene oppure forniscono di un servizio. C’è però una differenza. Rispetto al professionista, il produttore si occupa direttamente della realizzazione del bene o del servizio che vende. Il professionista, invece, può essere anche un semplice intermediario.

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