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Cos’è il diritto di recesso e come si applica

Il diritto di recesso per ripensamento è la possibilità di annullare un contratto entro un periodo stabilito. Esso rappresenta un grande vantaggio per il consumatore, che in questo modo ha tempo per cambiare idea anche se ha già firmato il contratto. In particolare, questo diritto tutela il consumatore che ha stipulato un contratto a distanza o al di fuori dei locali commerciali e che quindi non ha avuto un contatto diretto con il bene.

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Cosa significa recesso

Il termine recesso indica, secondo il lessico giuridico, la possibilità di una delle parti di recedere da un contratto già stipulato. In questo modo, la parte che decide di recedere non dovrà più adempiere ad alcuna clausola indicata nel contratto stesso. Si tratta dunque di un enorme vantaggio, che però deve essere riscattato entro un certo periodo di tempo.

Nella pratica, esso è rappresentato da un atto unilaterale con il quale una delle parti comunica la propria volontà di sciogliersi da tutti i vincoli contrattuali previsti. Inoltre, tutto ciò senza alcuna penalità, se il recesso è effettuato entro i termini.

Nello specifico, è il Codice del Consumo che disciplina il diritto di recesso per ripensamento, specificando che il consumatore ha a disposizione 14 giorni per recedere dal contratto liberamente. Il recesso entro 14 giorni si applica a qualsiasi motivo o ragione, che non deve essere specificata dal consumatore. Attenzione, però: il diritto di recesso può essere esercitato solamente per i contratti conclusi a distanza, per esempio online, oppure al di fuori dei locali commerciali. Questo significa che se hai acquistato un bene in un negozio fisico, non potrai ricorrere al diritto di recesso, ma potrai comunque restituire l’oggetto se è difettoso o danneggiato.

Come si applica il diritto di recesso

L’articolo 54 del Codice del Consumo definisce nel dettaglio le modalità per applicare il diritto di recesso per ripensamento. Tali modalità possono variare in base a come è stato concluso il contratto. Ad esempio, se il consumatore ha acquistato un prodotto presso un negozio online, dovrà compilare un modulo elettronico e inviarlo al commerciante. Così facendo, rende palese la sua volontà di recedere dal contratto. In alternativa, l’acquirente potrà inviare qualsiasi dichiarazione esplicita in cui indica la sua intenzione di recedere.

Se tutti i termini per il diritto di recesso vengono rispettati, il consumatore ha diritto a ricevere il rimborso del prezzo di vendita del prodotto entro 14 giorni. Da parte sua, egli è tenuto a restituire l’oggetto acquistato entro lo stesso termine di 14 giorni, perché il recesso vada a buon fine.

In alcuni casi specifici indicati all’articolo 59 del Codice del Consumo non è possibile esercitare il diritto di recesso. Si tratta per esempio di servizi già eseguiti, di beni il cui prezzo è legato a fluttuazioni del mercato oppure ancora di beni personalizzati. In queste situazioni, data la natura stessa del bene o del servizio, non puoi ricorrere al diritto di recesso per ripensamento.

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